Matilde trova una vera mamma

 

Dopo aver chiacchierato, con la sua maestra, Matilde tornò a casa. Vide una Mercedes parcheggiata, ma come sempre non ci fece caso.

Entrò per andare in camera sua. Ma quando fu entrata, rimase stupita dal caos che c’era: scatoloni pieni di oggetti,

valige vuote o piene dappertutto, non capiva più niente.

Chiese al padre cosa stava succedendo, lui le rispose che dovevano partire per la Spagna e non sarebbero ritornati mai più in quella “città maledetta ”. Matilde allora, uscì e, correndo come un fulmine, riuscì ad arrivare in fretta a casa della signorina Dolcemiele.

Doveva dirle subito quel che stava accadendo.

Quando glielo comunicò, la donna non si stupì, perché sapeva che il padre era un disonesto.

Ma la povera Matilde non voleva andare con loro, preferiva restare con lei. La maestra, però, non poteva adottarla senza avere il consenso dei suoi genitori. Così Matilde prese il polso della maestra e, spingendola, arrivarono a casa in tempo prima che i genitori partissero per la Spagna.

La bimba si affrettò a chiedere alla sua ignorante famiglia se poteva restare a vivere con la maestra nella sua grande casa.

La donna aggiunse che si sarebbe presa cura della loro figlia e non avrebbe accettato neanche un cent per provvedere a tutte le sue necessità.

I genitori accettarono e dissero che, affidandola alla maestra, avrebbero avuto un peso in meno.

 

Il nostro giudizio e le nostre riflessioni

 

Questo libro è piaciuto moltissimo a tutti noi. Ci ha divertito, ma anche rattristato e alla fine, ci ha fatto discutere e riflettere.

Ecco le mie impressioni:

Mi metto nei panni di Matilde e penso che sarebbe terribile avere genitori così ignoranti e offensivi.

Sara