BRUNO MANGIAPATATE

 

La cameriera, vecchia e rinsecchita, con la pelle come una ragnatela di rughe e grinze, servì a Bruno Mangiapatate, un bambino grasso e basso, una gigantesca torta al cioccolato con le noccioline, ordinata dalla COLOSSALE signorina Spezzindue, perché gli aveva fatto un dispetto.

Bruno, poverino, era obbligato a mangiare quel dolce sennò la preside, con un frustino in mano, lo avrebbe rinchiuso nello strozzatoio.

Era un armadio buio, alto, stretto e pieno di chiodi e bottiglie rotte ma, visto che lui era cicciotello si sarebbe fatto molto male, quindi gli conveniva ingoiarla velocemente se non voleva passare brutti momenti.

Dopo averla mangiata, tutti applaudirono e lui si fece coraggio e leccò persino l’enorme vassoio trasparente! 

Alla fine la Spezzindue gli fece fare il bis e quando ebbe ingurgitato la dose supplementare, emise un grande rutto che si sentì fino all’altra parte del mondo.

 

Il nostro giudizio e le nostre riflessioni

 

Questo libro è piaciuto moltissimo a tutti noi. Ci ha divertito, ma anche rattristato e alla fine, ci ha fatto discutere e riflettere.

Ecco le mie impressioni:

sono rimasta molto colpita quando ho saputo che lo scrittore ha vissuto delle esperienze simili a quelle capitate a Matilde e ai suoi compagni

Quando era piccolo, infatti, è stato in un collegio dove ha trascorso momenti terribili.

 

                Maila