Descrizione della casa della
signora Dolcemiele
La signorina Dolcemiele
abitava in una casa piccola e bassa che si trovava poco oltre il paese.
La casetta era piena di crepe che correvano per tutto
il muro fatto di mattoni e pieno di ragnatele, soprattutto negli angoli.
Le tegole del tetto erano quasi tutte rotte;
bastava che cadesse una goccia d'acqua e subito se ne rompevano delle altre.
Tutto intorno si poteva notare una ricca
vegetazione; vicino alla casa era situato un pozzo talmente diroccato, che
l'acqua si spargeva sul terreno.
Appena si entrava nella casa, si trovava un lungo
corridoio con le pareti scrostate.
Più avanti, a destra, si poteva vedere una mini
cucina con appena una credenza, dove la maestra teneva la margarina e una
piccola piastra sulla quale scaldava un pezzetto di pane.
I lavandini non esistevano, infatti la signorina
Dolcemiele si procurava l'acqua grazie al pozzo.
A sinistra, si trovava il salotto dove c'erano:
una finestrella, da cui si poteva ricevere la luce del giorno, delle casse alla
rovescia con funzione di sedie e di tavolino
Nient'altro c'era in quel salotto!
Nonostante tutto la signorina Dolcemiele riusciva
a vivere in quella casetta così umile e
povera.
Il nostro giudizio e le nostre
riflessioni
Questo libro è piaciuto
moltissimo a tutti noi. Ci ha divertito, ma anche rattristato e alla fine, ci
ha fatto discutere e riflettere.
Ecco le mie impressioni:
Anche per me è un bene che Matilde abbia perso i
suoi poteri, perché si può sentire come gli altri bambini della sua età.
Tanto, ha come mamma la signorina Dolcemiele, una
mamma adottiva ma che la protegge non come i suoi ex genitori che non si
occupavano di lei.
Lorenzo