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-È
ora che Victor si faccia un po’ di amici ! - tuona autoritario
il padre del più timido dei bambini.
Ora, il sistema migliore per socializzare, si sa, è organizzare
una festa.
Victor, che odia le feste, sarà costretto a reclutare una
ventina di invitati. E così viene travolto da un’ irresistibile
vortice di malintesi fino a che, un giorno, nel cimitero…
A me è piaciuto perché: questo bambino di nome Victor
Lovat che, sebbene non gli piacevano le feste ne dovette organizzare
una, perché suo padre glielo ordinò. Però Victor
non aveva amici allora mentre andava a scuola ascoltò la
signora Ansey e sentì parlare della “Casa del Fanciullo”
che ospitava tanti bambini.
L’episodio che mi ha entusiasmato era quando Victor era nascosto
dietro a una bara e vedeva un’ombra che si avvicinava sempre
di più, sempre di più fino a quando vide…
(Enrico Cr.)
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