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Non c’è
niente di più duro della vita di un gatto! Tutti ti afferrano,
ti stritolano e ti strizzano come se fossi un cuscino e non un animale
in carne ed ossa! Poi ti danno dei nomi ridicoli e ti fanno mangiare
tutte le porcherie che piacciono a loro.
Questa è la mia storia, la storia di un gatto senza nome
che ha scelto la libertà…
Questo libro mi è piaciuto molto, perché al gatto
che è il protagonista, vengono dati dei nomi molto buffi
e ci sono degli episodi che fanno ridere.
Una cosa di questo libro non mi è piaciuta: la morte di una
donna anziana, la quale era la proprietaria del gatto che rimane,
perciò, senza cibo.
Ma alla fine del racconto l’animale viene adottato da un ragazzo.
(Alessia)
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